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lunedì 14 maggio 2018

I Sense 8 torneranno... e io l'8 giugno (ma che spiritosi) sarò lì ad attenderli


SPOILER DELLA PRIMA E SECONDA STAGIONE
Tutta questa storia è cominciata in maniera piuttosto casuale da un commento diretto ai Nerdflics: che ne dite di fare una recensione su Sense 8? E io ero già lì a dire: "Ma certo dai, che ci vuole... ah no, aspetta un attimo. Non ho mai visto Sense 8" invece eccoci qui, dopo due intense stagioni ma ne avrei volute molte di più, a parlare di una serie tv splendida, fruibile su Netflix, che qualcuno ha sgraziatamente pensato di cancellare ma tante sono state le proteste che abbiamo vinto noi fan (mi c'inserisco anche io nonostante non abbia fatto nulla, mi sto appropriando di lotte non mie...ma vi giuro che avrei protestato al tempo se solo avessi saputo) perché ABBIAMO IL NOSTRO FINALE, che verrà dato in pasto al pubblico esattamente l'8 giugno non so di che ora, non l'hanno comunicato.
Ricapitolando, ci sono otto persone provenienti da diversi posti della terra che si scoprono collegate tra loro da una connessione telepatica. Il livello di empatia tra loro è così elevato che possono sentire sulla propria pelle le sensazioni degli altri e possono trovarsi anche negli stessi luoghi in cui si trovano i membri della loro cerchia. Pertanto no, la foto che vedete non è un nuovo poster di Friends, infatti loro non hanno molto da ridere, ma ve lo spiego tra qualche riga.
Più nello specifico la nostra storia parla di Capheus Onyango, Sun Bak, Nomi Marks, Kala Dandekar, Riley Blue, Wolfgang Bogdanow, Lito Rodriguez e Will Gorski.
Capheus è un autista di Nairobi che si guadagna da vivere guidando il suo invincibile Van Damn. Sua madre è gravemente malata e lui in funzione del cercare una cura diventa pieno d'inventiva. Se volete farvi quattro risate, tra la prima e la seconda serie è cambiato l'attore che lo interpreta. Io però non me n'ero accorta (l'ho letto adesso su Wikipedia) perché sono fisionomista al punto da non riconoscere mia madre da mia sorella. Non c'è speranza: i volti umani non s'imprimeranno mai nella mia testa.
Sun è una donna d'affari di Seul alle prese con le finanze dell'impresa di famiglia, un padre un po' troppo severo e un fratello che imbelle totalmente (e questo per andarci piano).
Nomi è un'hacker e anche lei vanta appena qualche problema con la sua famiglia, soprattutto con sua madre che non accetta neanche morta la sua trasformazione da Michael a Nomi, figuriamoci la sua relazione con Amanita Caplan (che molti conoscono come Martha Jones in Doctor Who).
La splendida Kala possiamo osservarla a Mumbai mentre cerca di scampare al matrimonio combinato con Rajan Rasal, che per carità è tanto un brav'uomo, ma credo lei preferirebbe sposare un procione.
Riley fa la dj a Londra e non ha ancora metabolizzato un passato orribile e ingombrante, che la disgrega interiormente; Wolfgang è un ladro e vive a Berlino, in un certo senso anche lui dovrebbe far pace con ciò che è stato.

Lito invece fa l'attore a Città del Messico e come Nomi ci porta verso delicate tematiche LGBT e la difficoltà di essere accettati nonostante non si viva più nel Medioevo. Egli infatti è gay ma ammetterlo davanti al mondo potrebbe distruggere per sempre la sua carriera. Will è un poliziotto di Chicago e purtroppo il precario equilibrio con suo padre viene ulteriormente assottigliato.
Non c'è una distinzione tra Sense8 e i personaggi che fanno parte delle loro vite. 
Faccio prima una precisazione: l'essere umano sembra essersi evoluto fino a delineare due specie ultime. Pertanto abbiamo una ramificazione definitiva, che distingue gli esseri umani in Sapiens e in Sensorium (ovvero coloro che sono connessi ad altre persone, i Sense8. Ci sono tante cerchie in giro). I Sapiens sono spaventati da questo mondo a loro sconosciuto fatto di condivisione ed empatia (ironia della sorte), quindi i nostri eroi non avranno vita facile.
I Sense8 sono perseguitati dalla BPO che vuole aprirgli il cranio (no non cercano il labirinto, così sbagliate serie) e non solo, il cui primo esecutore noto a tutti è Whispers, che guarda caso è un sensorium ma dà la caccia alla sua stessa specie. Lo scopo ultimo da quello che ho capito, più che fare scalpi alla gente, è quello di sfruttare i collegamenti delle cerchie, in modo da coglierne uno per far eseguire ordini omicida e suicida agli altri. Quindi insomma perché non manipolare il cervello di uno per ricevere informazioni e creare un gruppo di attacco?!
Quello che intendevo prima della precisazione, è che i Sense8 non sono i soli protagonisti, ma si dividono il palcoscenico con i Sapiens a cui sono legati. Lito non è niente senza il suo colto Hernando e la fedele e briosa amica Daniela, come salta all'occhio la pittoresca Amanita, compagna di Nomi che ha una parte molto attiva nella storia. I Sapiens non stanno a guardare; molti proteggono con le unghie i loro Sensorium, ma altri sono terrorizzati. 
La stessa BPO comunque sembra frutto dei Sensorium o meglio, Angelica, madre dei Sense8 (ha attivato la connessione di questa cerchia) ha collaborato fin dall'inizio e il suo compagno Jonas Maliki (ve lo ricordate Sayid di Lost?) sta andando avanti all'interno dell'organizzazione, ma si pone come dalla parte dei Sense8, apparendo a Will perché in passato hanno avuto un contatto visivo (tra cerchie diverse basta guardarsi negli occhi per essere collegati), però il suo operato non mi sembra poi così limpido, dal momento in cui prima sembra morire per mano della BPO, poi gli danno un nuovo ufficio eccetera.
Fatto sta che la cerchia passata di Angelica non ha fatto una bella fine. Jonas puzza un po' di falsità ma solo il tempo ci darà le risposte. 
È interessante vedere l'interazione all'interno della cerchia: sono ciascuno complementare all'altro e possono intervenire nelle vite altrui per tirare fuori dall'impaccio i compagni. Ho trovato un articolo molto particolare a tal riguardo, che paragona la cerchia a un gruppo di un gioco di ruolo. Come se gli otto facessero parte di una campagna di D&D e ognuno portasse al servizio degli altri la propria specialità (potete leggerlo QUI). È una riflessione particolare per chi ha giocato di ruolo e in effetti anche le funzioni di ciascuno sono ben delineate. 
Non aspettatevi niente di leggero e da ridere e basta, anzi: la vita ci viene presentata a 360 gradi piena delle sue brutture, ma anche di tanta bellezza. Brutture come il passato di Riley che mi ha fatto sanguinare il cuore. Questa donna che, appena perso il compagno in un incidente, si ritrova in mezzo al nulla a rischio ipotermia con una bambina, sua figlia appena nata, tra le braccia e sa di non poterla salvare. L'urlo di dolore giunge chiaro e inequivocabile ad ogni donna ma soprattutto ad ogni essere umano. È una creatura rotta e sembra che in fondo  non si ricomporrà mai, ma è questo che la rende di una bellezza incommensurabile. Ogni volta che vedo apparire Riley sullo schermo è come vedere un defunto che continua a vivere. Porta sempre l'ombra della morte su di sé ma nel contempo è fonte di speranza, è un faro, perché anche quando sembra tutto irreparabile, si può ricostruire la vita daccapo. 
Ci sono molti insegnamenti da trarre da ciascuno dei personaggi: Nomi e Lito ci aiutano ad accettare il diverso e rispettare la libertà di ciascuno di essere ciò che vuole, ci aprono la mentalità; Sun e Capheus invece ci aprono gli occhi sull'ingiustizia e portano a pensare che non importa quali siano i nostri, ci sono problemi peggiori a cui dobbiamo prestare aiuto. Ci ricordano che siamo chiamati anche noi a salvare il mondo, come in parte anche Kala sveglia le coscienze quando fa capire a suo marito che se persevera nella frode con i medicinali la perde (vero è che Kala ormai cerca qualsiasi pretesto per scaricare Rajan, portavoce dell'associazione Friendzoned anche dopo il matrimonio). Will e Wolfgang sono entrambi uomini d'azione che c'iniziano a una tematica universale: l'amore. Le loro relazioni rispettivamente con Riley e Kala sono a dir poco magiche... ma l'amore tra Sense8 è tanto completo quanto travagliato, in più i due rimandano insieme anche a Sun e Capheus al tema famiglia, all'importanza di prendersi cura dei propri cari... o forse no, Wolfgang?
La bellezza di questa serie tv è che è totale. Ci conduce a conoscere tutto il mondo, tutti gli aspetti sensibili e non della realtà, tutte le realtà e lo capiamo fin dalla sigla iniziale: imponente, massiccia che ci costringe a guardare la vastità del pianeta Terra in pochi secondi. Svettano grattacieli e poi siamo nella coloratissima India e poi le scene si susseguono finché non ti restano dentro. 
Ho tante teorie riguardo questo finale. Tutto mi aspettavo meno che prendessero Wolfgang, il più lontano dalle persecuzioni della BPO, troppo preso dalla sua serrata storia personale. È come una martellata sui denti, lo prendono e lo torturano barbaramente serrando il ritmo narrativo all'improvviso e non hai tempo di chiederti com'è successo. Ci aspettavamo che trovassero Riley, oppure Will, tutto potevamo pensare meno che scovassero lui e che avrebbero scovato Kala. 
Avrà avuto senso l'incursione alla BPO? Forse, lo scopriremo solo l'8 giugno.
Nel frattempo spero di far uscire una bella recensione sul canale Nerdflics
State in campana, anime, perché ho appena iniziato a parlare dei Sense8.

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