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giovedì 19 novembre 2020
L' attanagliante senso di vuoto di "Lost in Translation"
martedì 17 novembre 2020
Viaggiare
Eppure il mondo fuori giunge sempre come un triste lamento, un richiamo imperdibile.
lunedì 16 novembre 2020
10 buoni motivi per cominciare "Supernatural", nonostante siano già uscite 15 stagioni
È estremamente più semplice affrontare una montagna a cui ogni tanto aggiungono terra (serie tv appena uscita che non sappiamo quante stagioni durerà), che guardare attoniti una vetta veramente alta e non sapere da che parte cominciare.
Nel caso siate indecisi, eccovi 10 motivi per cui non dovreste rinunciare a "Supernatural":
Ecco le reali motivazioni che mi tengono incollata allo schermo. Se poi ne avete delle altre, v'invito a lasciarmele nei commenti (evitando gli spoiler).
3. La musica
Vi è mai capitato di macinare puntate e puntate in cui vi automaledite per le canzoni che vi danno in pasto?! Su "Supernatural" non avrete questo problema, perché anche quelle v'incanteranno.
Ovviamente si tratta di cacciare i demoni, quasi tutti gli episodi hanno uno stampo oscuro, che talvolta ha risvolti anche splatter e non solo.
La stessa storia ha una sua anima, un carattere complesso che si snoda attraverso dinamiche dolorose, ma a dir poco spettacolari. È come se ciascuno dei personaggi dovesse morire giorno per giorno, semplicemente al fine di riuscire a sopravvivere.
Sono come piccole opere d'arte da incorniciare.
domenica 8 novembre 2020
Covid-19. Una pagina sporca nei libri di storia
In una delle tante giornate, che sembravano anche tutte uguali, probabilmente mi sarei svegliata, avrei lavorato, trangugiato i pasti con l'imbuto e poi sarei andata al cinema.
I nuovi film da recensire attendono, non ci si può fermare.
Nessuno avrebbe mai potuto pensare, nemmeno nelle peggiori pellicole da apocalisse zombie, che si sarebbe irrimediabilmente fermato tutto così. Più volte. Che non avremmo più potuto presentarci con una stretta di mano, abbracciare gli amici in un momento di sconforto, andare a cena tutti insieme per festeggiare un evento speciale, senza invitare quella maledetta paura, che ci segue ovunque.
Adesso sono occasioni proibite.
Nessuno avrebbe mai potuto prevedere l'ansia antecedente i risultati di un tampone e che sarebbe diventata quasi una routine.
Ci sono giorni in cui mi chiedo come faccia una madre a spiegare a un figlio, che con i compagni può giocare se va bene a metri di distanza, respirando la sua stessa anidride carbonica in una mascherina. Come si fa a dirgli di non scambiarsi le matite o i giochi, come noi invece abbiamo fatto da piccoli un miliardo di volte. Penso a quante volte con noi i genitori hanno scrollato le spalle: "Si farà gli anticorpi" e a quanto sia complicato adesso, far capire che c'è da disinfettarsi le mani di continuo, fino a quasi ferirle.
Quanto coraggio ci vuole a spiegare ai bambini che il mondo è così, quanto coraggio c'è stato nelle epoche passate.
Eppure siamo ancora vivi. Ammaccati, feriti, dilaniati dall'incertezza di giornate precarie, che non passano mai. Ma vivi.
Forse è proprio questo il segreto per andare avanti in questa nebbia. Pensare che siamo ancora al mondo e tutto questo, una mattina ci sveglieremo e sarà passato.
Una brutta pagina sporca nei libri di storia.
mercoledì 15 maggio 2019
"Il Corvo", il film maledetto
È più una sorta di commento, di riflessione. Volevo fissare da qualche parte le mie sensazioni ed eccoci qui.
Siamo nei turbolenti e oscuri anni '90, sporchi fino al midollo di quelle atmosfere buie che ti si attaccano alle ossa, alla pelle, all'anima. Quelle atmosfere spaventosamente fumose e nere, cariche di disperazione e speranza nel contempo.
È proprio per contrasti che si svolge questa storia.
Il presupposto di partenza è che i corvi portino nell'aldilà le anime dei defunti, ma ci sono casi gravi in cui lasciano tornare l'anima affinché risolva le sue questioni in sospeso. Questo è ciò che accade a Eric Draven, un musicista che ha perso la vita insieme alla sua fidanzata ad opera di una banda di malviventi, che ha anche abusato della donna prima di ucciderla.
Così abbiamo il ritorno di questa figura la cui esistenza si era interrotta un anno prima, al fine di regolare i conti. Ma questo è solo lo spunto di partenza, perché l'intera pellicola diventa una sempreverde riflessione sul significato della vita e della morte.
I dialoghi sono densi, carichi di nostalgia, sintetici ma molto profondi. Con poche parole azzeccate, che vanno a comporre frasi brevi e precise, si generano aforismi che sopravvivono al tempo.
"Non può piovere per sempre", il più celebre, sembra quasi un filo conduttore affettivo, una sorta di abbraccio, quell' "andrà tutto bene" rassicurante che non sempre riceviamo o facciamo in tempo ad esprimere ai propri cari.
A rendere il film ancora più emblematico è stata purtroppo la stessa scomparsa del protagonista, Brandon Lee, a seguito di un incidente durante le riprese. Un artista che ci abbandona proprio nel tentativo di mostrarci quanto la vita in qualunque sua forma sia da difendere e non vada sprecata e di come la morte sia in realtà un tramite tra una dimensione di sofferenza e una di pace, dà seriamente da riflettere. Genera sgomento pensare che una pellicola del genere, per parlare del dolore della perdita, sia diventata dolore e perdita essa stessa.
Dopo tutta questa sofferenza restiamo senza fiato, con un'unica straziante domanda: chi se ne va, se ne va per sempre? Ci viene fornita una risposta esaustiva, ma questa storia ci esorta anche tra le righe a credere in una dimensione oltre quella che si può toccare, in cui nessuno è perso davvero.
martedì 14 maggio 2019
Game of Thrones 8x05. Una puntata a dir poco imbarazzante (OVVIAMENTE SPOILER).
Facciamo un elenco di delusioni in ordine sparso, senza contare la Madre dei Draghi?
Partiamo da Jaime. Sì, perché dopo che ti accorgi che il tuo personaggio preferito sta diventando pazzo furioso, riponi perlomeno le tue speranze sul secondo e ti dici che probabilmente andrà a compiere la profezia e tutti felici e contenti. Sì, perché nei libri (che purtroppo non ho letto, ho reperito notizie in giro) c'è una profezia sulla morte di Cersei, che altro non è che parte di quella a cui assistiamo nella serie tv, la parte finale. Cersei bambina si fa raccontare praticamente la sua vita da Maggy la Rana, ella le dice che sposerà un re, che i figli saranno tre, biondi e che moriranno, che una donna più bella e giovane le porterà via tutto... e ci si ferma qui. Ma non era la profezia completa.
Nei libri, successivamente c'è una parte che recita così: "E quando sarai annegata nelle tue stesse lacrime, il valonqar chiuderà le mani attorno alla tua gola bianca e stringerà finché non sopraggiungerà la morte."
Ma cosa significa la parola "valonqar"? È un termine che in alto Valyriano significa "fratello minore". Infatti Cersei cresce e per tutta la vita porta rancore a Tyrion pensando che si parli di lui, ma in questa puntata vediamo che di fatto a lei riesce ad avvicinarsi Jaime, suo gemello sì, ma nato comunque dopo per poco tempo. Ho divorato la puntata pensando "ecco adesso la strozza" e poi? Poi niente, muoiono romanticamente abbracciati. E la profezia? Ciao.
E questo è solo il primo che non fa quello che dovrebbe fare.
C'è Arya, che ha una parte un po' insulsa e sembra solo perdere tempo. Dopo che hai letteralmente guardato la morte in faccia più volte e hai ucciso il Re della Notte, ti fai spaventare da Daenerys e il drago, quindi fai marcia indietro? Poi probabilmente avrà una specie di riscatto, perché questo cavallo bianco che la porta via in mezzo alla devastazione, il tutto illuminato da un raggio di luce, dà da pensare.
Verme Grigio che aveva un bel ruolo e poi finisce per diventare un assassino d'innocenti, pazzo quanto Daenerys.
Jon Snow, ma ti svegli? Eh niente, sembra partecipare all'episodio quando ormai è tardi. Il peggiore in assoluto.
Non ci dimentichiamo di Tyrion. Ci sono teorie che lo indicano come Targaryen, quindi la domanda è: avrebbe potuto fermare Drogon nell'arrostire Varys? Sì, probabilmente, ma non lo fa perché questa cosa non esce mai fuori e va beh. Si accorge che Daenerys è una matta ma si sveglia un po' tardi pure lui e comunque posti così gli eventi, non potrebbe intervenire. Qui mi delude più il modo in cui avvengono certe dinamiche, perché lui si dimostra comunque attaccato alla famiglia, quindi salva il fratello e nessuno se ne accorge. Okkeeey. Quindi Jaime scappa...e niente. Nessuno lo vede.
C'è tanto da dire, veramente troppo. A questo punto la domanda è: c'è modo di salvare questa serie tv? Secondo me no, potrebbe rialzarsi un po' ma sarebbe comunque una magra consolazione. I colpi di scena più belli sono stati completamente distrutti. Intere caratterizzazioni devastate nelle battute finali. Cosa ci sta aspettando nella sesta puntata? Non lo so proprio e sono molto scoraggiata.
Se volete sapere più nello specifico cosa ne pensiamo della puntata, seguite il canale Nerdflics, che presto uscirà il video/recensione!
sabato 11 maggio 2019
Chi siederà sul Trono di Spade? Teoria sul finale (SPOILER)
Confessiamolo: siamo giunti alla quarta puntata dell'ottava serie ancora più provati dei personaggi stessi. Più sofferenti di Jon Snow senza il metalupo; più di Sansa dopo le torture di tutti gli uomini pessimi che ha incontrato lungo la strada; più di Daenerys senza Jorah, la migliore amica, l'amore e i due draghi; più di Cersei senza i figli e senza Jaime; più dello Sterminatore che ha lasciato la famiglia e anche la nuova amata; più di Bran che, diciamolo al Re della Notte ormai si era quasi affezionato e lo ha visto uccidere dalla sorella.
Scherzi a parte questa nuova serie, puntata dopo puntata, ci lascia letteralmente abbandonati tra macerie di delusioni. C'è chi ha perso il suo preferito perché caduto in battaglia, chi perché è caduto in stile e c'è ormai una forte carenza di certezze nell'aria. Siamo un po' tutti senza nome ormai e l'unica cosa che ci accomuna è un'unica enorme domanda: chi siederà sul Trono di Spade?
Eccomi quindi qui con la mia singolare teoria che probabilmente non si avvererà mai, ma considerando quello che abbiamo visto fino ad ora, è comunque fattibile.
Il trono originariamente abbiamo visto che era in mano ai Targaryen, quindi il primo erede legittimo che ci viene in mente, è il caro Jon Snow, che probabilmente non deciderà mai di prendere il comando perché la zia altrimenti lo manda a letto senza cena... quindi rimbalzerebbe alla nostra Madre del Drago (ormai...).
Jon e Daenerys tuttavia hanno un problema non indifferente: Cersei che ha già messo radici lì e non si sposterà per nulla al mondo, aiutata da Euron che non ha ancora capito che il figlio di lei in realtà è un altro incesto.
I Targaryen dovranno prima affrontare gli altri due e avere la meglio, ma non sono soli: altri due leoni sono con loro, perché Tyrion è fedele alla Khaleesi e Jaime sta probabilmente tornando con l'idea di far fuori la sorella ed è l'unico che può avvicinarla al punto da ucciderla... perché Cersei probabilmente esiterebbe trovandoselo davanti, come ha già fatto con il Folletto... e sarebbe un'occasione d'oro per lo Sterminatore.
Una frase di Bran pronunciata in una delle puntate precedenti (molto simile al "chi ti dice che saremo in vita?"), lascia a presagire che questi ultimi scontri non lasceranno molti superstiti e i personaggi già menzionati rischiano più degli altri di fare una brutta fine. Ricapitolando, a capofitto nella lotta abbiamo i due Targaryen e Cersei con Euron che hanno fatto un po' di tutto per scavalcare il diritto degli eredi legittimi e sicuramente non si arrenderanno. In più ci sono i due fratelli Lannister che magari potrebbero prendere il trono ma non sono così intenzionati, ma più genericamente anche loro sono coinvolti in quella che potrebbe essere presto una carneficina.
Poi ci sono gli Stark. Arya desidera solo la vendetta e spuntare i nomi dalla sua lista, tanto che rifiuta di "sistemarsi" con Gendry, nonostante un sentimento verso di lui lo provi; Bran non desidera nulla e lo ha ripetuto fino allo sfinimento; Sansa vuole conservare il nord e che principalmente nessuno la ostacoli in questo. Manderà i rinforzi a Daenerys e Jon? Non ne sono così sicura, ma non scommetterei troppo che lei punti al Trono di Spade perché vorrebbe dire mettere continuamente in subbuglio una serenità che comunque ha conquistato a fatica. Varys fa inoltre pensare in quest'ultima puntata, che il trono potrebbe arrivare a una persona che non lo vuole, riferendosi a Jon, ma se quest'affermazione nascondesse uno spoiler?
Mettiamo caso che muoiano proprio i Targaryen, riflettiamo un attimo: chi sarebbe in diritto di ereditare il Trono di Spade, pur non volendolo?
La risposta potrebbe venire proprio dalla stessa quarta puntata, in cui Daenerys per assicurarsi un alleato fedele, riconosce Gendry come discendente legittimo di Robert Baratheon, senza considerare che non ha "messo in regola" un nobile a caso, ma, a tutti gli effetti un bastardo che potrebbe ad ora, se solo volesse, rivendicare il Trono di Spade anch'egli.
Ci sono altre teorie che vedono il ragazzo come il figlio che Cersei ebbe con Robert e disse di aver perso, ma la stessa profezia recita che la donna avrebbe avuto solo tre figli biondi e che una donna più giovane e bella glieli avrebbe portati via con tutto ciò che amava (Margaery?)
Anche perché se Gendry fosse stato già legittimo, non sarebbe servito il gesto della Khaleesi.
E se davvero alla fine giungesse al comando proprio il più improbabile degli improbabili, proprio colui che stiamo sottovalutando perché non fa parte in prima persona di questa grande guerra, ma che potrebbe vincerla perché gli altri sono occupati a uccidersi tra loro? Ad ogni modo a questo punto farei veramente il tifo per lui, dovrà pur consolarsi in qualche modo per il fresco due di picche. Anche Arya come Primo Cavaliere non la vedo un'ipotesi malvagia.