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venerdì 23 febbraio 2018

The Cloverfield Paradox. PARLIAMONE


Allora confesso che l'intenzione è di parlare un attimo del film a briglia sciolta, quindi chi non l'ha visto forse è meglio che si fermi, sempre se ha intenzione di vederlo... il che rende la persona in questione molto coraggiosa o ha uno spirito del tipo "tanto Netflix ormai lo pago, vediamoci tutto ciò che contiene", il che è anche giusto ma è un po' lo stesso principio degli americani che collezionano coupon per poi comprare quindicimila barattoli di pelati e stiparli in un magazzino sperando di finirli prima che scadano, il che non accade mai.
Ecco, Netflix sta diventando un po' quel tipo di magazzino dove c'è tanto cibo buono, però insomma se hai un'intolleranza alla cipolla forse non dovresti vederla ehm mangiarla. Così questo film, fa venire un po' l'intolleranza. Confesso che già di mio quando si parla di spazio e navicelle storco un po' il naso, ma ci sono storie che mettono la pelle d'oca a prescindere anche se il contesto in cui sono ambientate non ti fa fare esattamente i salti di gioia.
PARADOSSO is the new black, nel senso proprio che spiegano qualsiasi cosa con questa parola. Così quando vostra moglie vi sorprenderà con l'amante, potrete sempre urlare che è colpa del paradosso e si risolverà tutto, perché tanto più o meno è quello che succede in questo caso e tutti smettono di farsi domande.
C'è un braccio che va in giro da solo e scrive? È il paradosso. Mostri vagano per il pianeta Terra? Il paradosso. Ci sono due realtà ben distinte della Terra? Ditelo voi, dai... su le mani!
La domanda che mi rimbomba in testa, pertanto è: c'è questo problema e si mescolano due realtà differenti, ciò comporta che la materia fa un po' come cavolo si pare. Tra le due versioni della Terra sembrano esserci delle differenze ma minimali, tipo stesse persone ma con scelte diverse... il che già non regge più, perché se le scelte sono diverse nell'altro mondo probabilmente Tizia non sarebbe sposata con Caio ma con Sempronio, o forse sarebbe single... o raccoglierebbe lattine per strada invece che stare a fare l'ingegnere spaziale. Cambia tutto troppo poco per essere una dimensione diversa... e poi ha i mostri? Vengono da un'altra dimensione ovvero una terza?
Boh... il paradosso ragazzi!
A tal proposito c'è anche un video recensione, in cui potrete notare la trasformazione di Leonardo da Dr. Jekyll a Mr. Hide, perché prima difende il film e poi le mie obiezioni cominciano ad essere così pesanti che alla fine si ricrede pure lui! 



lunedì 19 febbraio 2018

"Necrophobia" e l'angoscia


Giorni fa cercavamo un thriller psicologico dopo averne scoperti alcuni veramente penosi e boh, la copertina sembrava abbastanza disturbante. Abbiamo deciso di vederlo e penso sia stata davvero una grande idea, considerando che di prodotti così inquietanti non se ne trovano spesso in giro. 
Vi dico subito che lo trovate facilmente su Netflix, vi farà passare una serata che definire delirante sarebbe anche poco.

La trama: 
Un sarto perde il fratello gemello, che si è suicidato. La moglie inoltre ha deciso di non vivere più con lui. Egli si ritrova solo in una casa troppo grande, piena di manichini strani, in cui sente e vede accadere qualcosa di veramente spaventoso.
Sempre più avvolto nella pazzia, sarà difficile anche per lui ricostruire la realtà e fermare le terrificanti allucinazioni. 

Specifico subito: il confine tra il thriller psicologico e l'horror secondo me qui è superato di netto ma non si esce dal seminato.
Il film convince fin da subito con inquadrature e tinte davvero pesanti che contribuiscono insieme alle allucinazioni a un senso di claustrofobia e sconforto generale. Si comprende subito il carattere della storia dalle scene al cimitero, in cui il protagonista si ritrova abbandonato a se stesso in pieno giorno e non riesce ad uscire dalla cripta, poi successivamente dal cancello principale. Tutti lo hanno già lasciato solo, allo spettatore viene sbattuto subito in faccia il senso di abbandono e degrado di questo personaggio.
Poi si passa alla casa in cui vive, che è di per sé un film dell'orrore.


L'ambiente è enorme: egli vive lì, insieme alla sua solitudine e manichini ricoperti di cellophane... e a volte hanno il ghigno cattivo, a volte sembrano quasi parlare. A volte trova persone che sembrano manichini e hanno il ghigno anche loro.
Proprio in fondo alla stanza principale c'è un raccapricciante cappotto nero e un cappello. Lo stesso cappotto e cappello che ogni tanto appaiono in altri angoli della casa, indossati da qualcuno di pericoloso... ma da chi?
L'ambiente sembra fagocitare la salute mentale del protagonista mentre le sue certezze si sfaldano e vanno a morire tra dubbi e paranoie.
Ovviamente ci sono omicidi e sangue, ma il tocco di delirio che ogni scena ha in sé rende il film traboccante di angoscia e disperazione. Tutto sembra spento, come anche le luci, come anche la speranza.
È una storia che divora l'anima, come i mostri peggiori. 

giovedì 15 febbraio 2018

50 Sfumature di Grigio, Nero, Rosso ...e sgommate. Mucho spoiler


Allora ragazzi, da cosa vi siete vestiti a Carnevale? Io da Anastasia, o meglio sono stata scritturata per tale parte dato il mio immenso talento nella recitazione, ovviamente miro all'Oscar ma ogni cosa a suo tempo insomma.
Siamo andati al cinema e abbiamo visto questa "cosa"... diciamo che è stato più indolore dei precedenti film al limite del soporifero.
Un breve sunto, tanto per ridere:
50 Sfumature di Grigio: Lei lo intervista (non si sa come ci arriva ma ok), lui resta colpito e la conquista, un po' di sesso in posizione missionaria dove l'accarezza con fruste. Poi due sculacciate, lei si offende e lo lascia.
50 Sfumature di Nero: Lui compra tutti i quadri che la raffigurano a una mostra fotografica, perché è geloso, a lei sembra un buon motivo per tornarci insieme. Decide di essere sculacciata eccetera. Ancora missionarie.
C'è una vecchia sottomessa di Christian che sta per ammazzare Anastasia ma viene domata, l'editore con cui lavora cerca di stuprarla e viene licenziato. Lei diventa il suo capo. Grey ha un incidente con l'aereo ma sta meglio di prima.
50 Sfumature do Rosso: Si sposano. Anastasia è incinta, lui si sorprende nonostante non facciano altro di continuo, si comporta in modo immaturo poi torna. L'editore nel frattempo è diventato hacker, agente CIA eccetera nonché esperto in rapimenti; Anastasia diventa Toretto, il che potrebbe rendere plausibile la prima assurdità. Architetti che invece di occuparsi della casa vorrebbero occuparsi di Grey, Anastasia che alza la voce, lui che utilizza qualche altro suo giocattolino. Rapimento della sorella inutile di Christian, che comunque sopravvive alla cosa. Nasce anche il bimbo. Fine.
A tal proposito abbiamo girato delle recensioni...e non solo.
Ringrazio ancora Yoshi & Mawi per la splendida collaborazione e per l'immensa pazienza (non è semplice non uccidere me e Leo nonostante i ritardi nel postare il video), mi raccomando fateci un salto nel loro canale perché meritano e soprattutto correte subito lì se vi piacciono i videogiochi! 









venerdì 9 febbraio 2018

Recensione: L'estate di Flora, Roberta Tamiso

Pensavate di esservi liberati di me? Eh no, magari fosse così semplice. Diciamo che mi sono presa una piccola vacanza dalla scrittura, ma torno con un libro che dovreste assolutamente leggere.
Flora è una ragazza tranquilla a cui basterebbe un'esistenza semplice, fatta di cose che ha ricevuto sempre con il contagocce quali affetto, stabilità e serenità. Vorrebbe attaccarsi a qualcuno senza che poi questo qualcuno si dissolva come le altre persone della sua vita. Alla morte della mamma lei e suo fratello Ivan sono inviati dal padre (che non c'è stato mai per loro) dalla zia Concetta, una donna cruda, chiusa, che preferisce stare da sola e passeranno un'estate che certamente non verrà mai dimenticata.
L'ambientazione marittima è descritta in modo pulito, senza digressioni eccessive. Il modo in cui il luogo viene raccontato fa sì che riusciamo a costruirci un'idea ben precisa di esso, di farcelo entrare nella pelle, di respirarlo.
L'isola non è semplicemente un'isola; è come se spesso fosse una vera e propria persona, come se si potesse sentire la sua anima, perché intrisa della propria storia e di quella di coloro che ci hanno vissuto. Trasmette una sensazione particolare, mi verrebbe quasi da pensare che i suoi abitanti in un certo qual modo le appartengano e si amalgamino con essa.
Il libro al livello di trama è sorprendente. Roberta Tamiso descrive cose e persone per strati, come se ci costringesse a spogliarle poco a poco spogliandoci anche noi dei preconcetti che ci eravamo costruiti. Insegna per prima cosa che la nostra idea del mondo non coincide affatto con il mondo stesso e possiamo trascorrere ore a pensare agli altri in un certo modo, ma ciò che davvero alberga nel loro cuore è decisamente diverso.  L'incomunicabilità tra i personaggi è palpabile ma non è semplicemente un ostacolo, bensì un'occasione per riflettere, per guardare ciò che accade da un'altra prospettiva. Infatti nonostante la timidezza di facciata, Flora è molto più testarda di quanto non sembri: la ragazza non si accontenta mai delle prime impressioni e si accorge al volo quando con qualcuno è il momento di scavare per tirar fuori ciò che le sta nascondendo. Non si fida del parere di Ivan, troppo frettoloso nell'etichettare la vita ma segue le sue vibrazioni, che la conducono spesso verso verità autentiche seppur talvolta molto dolorose. Flora non smette di levigare finché non ottiene la forma voluta, discreta ma insistente.

Quegli occhi neri erano come l'acqua. Flora non aveva mai imparato a nuotare per timore che l'oscurità, che non le permetteva di vedere il fondo, l'avrebbe potuta rapire, trascinandola nel mondo sommerso.
L'autrice è molto brava nel giocare con le sfumature, al punto tale da rendere accettabile anche ciò che si condannerebbe con una certa facilità. Ce ne rendiamo conto quando Narciso fa il suo ingresso nella storia e sovverte tutti i canoni rigidi di bene e male che ci siamo portati appresso per anni. Questo personaggio meravigliosamente bello sconvolge gli animi da subito, presentando insieme alla sua sfacciatisima bellezza, molte domande. Per prima cosa finiamo per chiederci se l'amore sia realmente ciò che abbiamo sempre immaginato, irrigiditi nei nostri schemi. S'instaura un gioco molto sottile, un equilibrio labile tra amore ed odio e personalmente sono rimasta molto stupita da come quest'altalena si conservasse perfettamente senza che qualcuno cadesse da sella.
Narciso è una persona dall'interpretazione difficile, ma c'è qualcosa in grado di definirlo realmente o è destinato a restare un quadro ben dipinto ma senza netti confini?
Concetta resterà incartata nel proprio ostile dolore per sempre o correrà il rischio di provare di nuovo qualcosa?
E Ivan e Flora? Lui avrà mai l'avventura e lei un luogo da chiamare finalmente casa?
Potrei continuare all'infinito, ma preferisco lasciarvi con delle domande a cui rispondere con la lettura di un libro davvero stupendo, sfaccettato e soprattutto imprevedibile. 

Grazie! Poi se volete ci sarebbero gli spot del Super Bowl

Vorrei aprire questo post in maniera seria, ringraziandovi. Sì, meritate un grazie, perché di 72 persone che ci seguono, escluse quelle che abbiamo minacciato, quelle di cui abbiamo comprato profumatamente l'iscrizione, i contatti fasulli eccetera eccetera, ci sono ben 5 individui che credono in noi e verranno ringraziati con una pizzettata al raggiungimento di un milione d'iscritti. 
Scherzi a parte, noi giriamo il video dietro una fotocamera e non sappiamo mai quanto suddetto video avrà successo quando prenderà il largo. Semplicemente diciamo quattro cavolate fissando un oggetto che ci riprende, il risultato lo fate voi. Voi che ridete, c'insultate, commentate la parete gialla (è una parete vera, io sono pazza) sghignazzando, date valore a ciò che stiamo facendo e ci date la motivazione per portarlo avanti e non arrenderci. A non arrendermi, perché Leo ha l'irremovibilità di un carrarmato, ma io raramente mi sento brava in qualcosa. Quindi grazie a lui, a cui manca solo il prendermi a calci e grazie ancora a voi che rendete possibile tutto questo.
Vi saluto con appena qualche video per gradire... abbiamo girato delle reaction agli spot del Super Bowl!
Li raccolgo tutti qui sotto così è anche più pratico vederli.
Ps: se volete vedere me ballare come It, andate diretti su Castle Rock!


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The Cloverfield Paradox