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martedì 7 novembre 2017

Stranger Things 2, la rivincita del demogorgone


No ragazzi non è un titolo spoiler, è semplicemente divertente dire demogorgone e scriverlo ovunque. Demogorgone, demogorgone, demogorgone. Ok credo sia il momento di smetterla. 
Poi insomma, si parla sempre dei ragazzi e della loro splendida recitazione, perché nessuno fa dei dannatissimi complimenti al demogorgone, che si è fatto un mazzo così? Nel mondo non c'è più giustizia. Avete idea di cosa significhi essere un mostro al giorno d'oggi, in cui danno milioni di party per le star e non t'invitano mai? Abbiate un po' di cuore.

"Stranger Things", serie tv di ragazzini prodigio -gli attori, non i personaggi; quelli sono comunissimi ragazzini- con palesi riferimenti ad "ET" -me lo dice anche la nonna- a "Slender" -ma tutte le storie in un bosco di notte potrebbero fare riferimento a "Slender", di questo passo mi scoppierà la testa- e nella caratterizzazione dei piccoli protagonisti ad "IT". Insomma si rifà a tutto ciò che ha due lettere e finisce con la "T".
Cosa stavo dicendo?
Ok ok ci sono: "Stranger Things" serie tv di ragazzini blabla che fa riferimento a bla, è diventata un vero e proprio fenomeno mediatico, o quanto meno è sulla bocca di tutti. Riporta in vita gli anni '80 e lo fa in una maniera molto umana e speciale, altro fattore che la rende davvero accattivante.
La seconda serie servita su un piatto d'argento da "Netflix", visto il successo della prima ha scatenato il binge watching più atroce -ovvero quando  termini di vedere l'intera serie in ventiquattro ore. Non giudicate: il mondo nerd è terribile, se non ti mangi la serie te la racconta tutta il tuo migliore amico in quindici secondi- e qui, per citare un caro amico che probabilmente sta leggendo: "La serie tv si guarda perché poi puoi parlare di tutto quello che è successo. Come faccio a parlarne se io ho finito  e gli altri restano indietro?" questo per dire che di solito chi la finisce prima ne parla con voi, che lo vogliate o meno.
La prima serie si apre con dei ragazzini che giocano a Dungeons and Dragons - un gioco di ruolo dove i nostri eroi se gli va bene il dado, fanno fuori mostri-, è così che Mike ci presenta il demogorgone, mostro con la faccia che si apre simpaticamente a fiore -non proprio- che poi realmente passerà nella dimensione che noi conosciamo per divorare persone. Lo fa attraversando un varco che è stato aperto per errore.
Nella prima serie è stato tutto perfetto, come se ogni elemento fosse cotto al punto giusto; la seconda serie è incalzante e piacevole ma, immaginandola come una linea retta, è come se in alcuni punti avesse creato dei rami che si sganciano e non si sa dove vanno a finire. Per adesso ci sono alcuni binari morti, ma voglio essere più specifica, quindi dopo quest'immagine darò inizio allo spoiler più spietato su "Stranger Things 2". Consiglio a tutti di divorare le puntate perché ne vale la pena, anche se...


Il problema principale è che Eleven, personaggio principale di "Stranger Things", fa cose.
Dustin ha avuto la brillante idea di crescere un demogorgone, e ok che prima aveva le sembianze di una caccola, ma anche crescere una caccola che sia tale a me non sembra una genialata. Ma a Dustin sì, e forse è anche per questo che preferisco altri personaggi a lui, ma lasciamo perdere...
Tra l'altro il mostro effettivamente è una caccola di Will, che ha praticamente l'Upside Down -Sopra sotto? Scusate, l'ho visto sottotitolato- in corpo e l'ha starnutita via.
Eight

Hawkins intanto si è riempita di demogorgoni perché nel finale della prima, Eleven non ha fatto in tempo a chiudere la falla interdimensionale nel laboratorio.
Come creare una seconda serie se bastava la presenza di Eleven a concludere tutto?
Semplice, chiudi Eleven da qualche parte, oppure la mandi in giro a fare cose. Infatti per mezza stagione anche di più, vive con Jim Hopper che le proibisce di uscire perché la stanno ancora cercando, ma a lei manca Mike, manca la mamma, manca anche un po' di buonsenso e quindi fugge e si fa un mega viaggio, dove capisce che la mamma mentre la cercava ha subito un elettroshock e la manda a trovare un'altra ragazzina, che praticamente è la crea-allucinazioni che vedrete nella prima puntata. Lei è Eight e ha scelto di vivere con degli outsider, fare furti e vendicarsi dell'organizzazione che l'ha rapita per gli esperimenti. Eleven sta un po' con Eight e gli amici, decide che la vita di strada non fa per lei e poi sente che Mike ha bisogno di aiuto, e se ne va.

Quindi la domanda che vi pongo è: serve a qualcosa tutto questo? Dovevano solo allontanare Eleven dalla città mandandola a comprare il pane o dobbiamo dedurre che la terza stagione, non essendoci più il papà cattivo a gestire il laboratorio, sia incentrata sul recuperare in qualche modo i ragazzi scomparsi? Comunque niente, quando Eleven torna dà l'impressione di essere la mamma che pulisce ciò che è stato messo in disordine dai bambini. Prende risolve e ciao.
Questo espediente però ci dà l'occasione di vedere Hopper nel ruolo di padre, pieno di pathos il collegamento tra l'avere a che fare con Eleven e i pochi ricordi che gli restano della figlioletta morta. Mostra un lato molto più fragile e umano, il che non guasta.



Il ruolo migliore l'ha Will, che mi porta a pensare che sia veramente ma veramente un bravo attore. Il ragazzino vive a cavallo tra le due dimensioni per via del mostro che ha in corpo. Nei flash che lui ha dell' Upside down, si vede molto prepotentemente una tempesta scatenata da un mind flyer -mostro con molti tentacoli- che si abbatte su tutta la città. Non contento di sputare cuccioli di demogorgone, cerca di respingere da solo il mind flyer che letteralmente gli entra dentro passando dalla bocca. Da lì ha inizio una specie di possessione, resa veramente bene. Grande recitazione anche da parte di Winona Ryder nel ruolo di sua madre, pronta davvero a qualsiasi cosa pur di salvarlo. Ha un'espressività che fa rizzare la pelle.
Persino il compagno Bob che sembrava un uomo medio qualunque, si rivela un grande eroe.
Di Mike non c'è molto da dire, io amo Finn Wolfhard e il suo modo di recitare, anche perché è molto spigliato e molto versatile. C'è una scena che mi ha spezzata in due e piangevo davanti allo schermo, in cui viene mostrato lui che ogni santo giorno cerca di contattare Eleven con il suo Walkie Talkie. Lui ha in testa esattamente il numero dei giorni che hanno trascorso lontani e vederlo parlare da solo è già un disastro emotivo, successivamente si vede anche lei che può passare da una dimensione all'altra e non potendo uscire cerca di visualizzarlo, assiste ma non ci può interagire.
È straziante capire quanto l'amore seppur tra giovanissimi possa essere forte e vero. Il sentimento tra loro è così reale e tangibile che nessuno riesce a mettercisi in mezzo.
Questa stagione ci offre un Mike infinitamente arrabbiato per l'ingresso nel gruppo della rossa Mad Max, che viene immediatamente contesa tra Lucas e Dustin e niente, con questa poveraccia non c'è una via di mezzo. Come se non bastasse il dover sopportare un fratello violento e disturbato, da un lato viene inserita a forza dal simpatico duo, dall'altro c'è Mike che troverebbe ogni pretesto per tirarla fuori a calci.
Un grande benvenuto glielo dà anche Eleven che appena la vede di sfuggita parlare con il suo ragazzo -la poveretta stava facendo solo capire che merita di essere trattata come un essere umano-, la fa cadere dallo skateboard. A parte far prendere a botte i due amici e simulare "Baby Driver" in caso di emergenza non fa molto... ah sì, è un mago con i videogames.
Per la categoria trash, si aggiudica la medaglia d'oro il fratello violento nella scena in cui, per cercare Mad Max e probabilmente riempirla di legnate, finisce a parlare con la mamma di Mike -il cui padre è un uomo inutile ma dovrà pur esistere- e parte un dialogo così imbarazzante e fuori luogo che sembra uscito da uno dei film equivoci di Lory Del Santo. Lei che rispondeva tutta alla "ehi maschione" maliziosa con un adolescente che ha l'età della figlia. Sto ancora cercando di metabolizzare quanto visto. Per un attimo ho pensato di controllare che fosse ancora "Stranger Things".
Come avevo previsto, Nancy ha deposto il povero Steve -forza e coraggio, sono con te- con la scusa che a lui non importa niente di Barb, gli ha dato venti volte dello struzzo e poi è andata a risolvere la faccenda insieme a Jonathan. Dico il povero Steve perché passa sempre come la feccia più assoluta quando si è allontanato dai suoi amici deficienti per stare con lei, ha ricomprato la macchinetta fotografica pur di farle un favore, si è redento e ha cercato di consolarla in tutti i modi, si è fatto insultare da Nancy sbronza e nonostante tutto da sobria le chiede nuovamente se lo ama, ma lei nemmeno risponde bene. Lui è un tale mostro senza empatia che guarda un po' finisce sempre per fare da babysitter a una gang di bambini maldestri che va a caccia di esseri maligni, rischiando la pelle per primo. Che uomo orribile... fortuna Jonathan che sa fare sempre la vittima al momento giusto, sarà che con questa storia del disagiato ci sta un po' marciando?
Ho amato molto la scena del ballo della scuola, dove Steve, con la morte negli occhi, vede di scorcio Nancy, il cui accompagnatore però poi sarà Dustin: i suoi amici hanno tutti una ragazzina e lui se ne sta solo in un angolo sconsolato, così Nancy si avvicina e per farlo contento ci balla insieme. Speriamo che non le venga la malsana idea di fare un pensierino anche su di lui.
Romantici come pochi Eleven e Mike, che finalmente, dopo tanta sofferenza, per una sera possono stare insieme e godere della magia che la loro età dovrebbe avere.
Previsioni per la terza stagione?
Facciamo che arriva il mind flyer e serve qualcosa di più di Eleven per tenergli testa e tocca cercare gli altri ragazzi che hanno subito gli esperimenti radunandoli per la lotta? Ipotesi un po' improbabile, ma chi lo sa.
Secondo voi la terza serie come andrà? Commentate gente, commentate.

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