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domenica 25 agosto 2013

Ignavo.

Al mondo ci sono due categorie di persone. O forse tre.
Esistono i buoni, quelli che fanno del bene; e i cattivi, quelli che commettono il male.
E poi c'è chi guarda i cattivi commettere il male e non agisce. Ecco, quello sono io.
Dall'alto della mia relativa onnipotenza, osservavo lo scempio senza porvi rimedio.
Il buono s'era impigliato. Era scivolato rovinosamente nella trappola e non ne sarebbe uscito. Più si dimenava, più s'impastava con la trappola in maniera angosciante. Poi era giunto lui. Il cattivo. Era stato tempestivo e, mentre rimuginavo su ciò che avrei potuto fare per salvare il buono, lui l'aveva già inghiottito.
Era stato prudente. Furtivo. L'aveva visto caduto e così aveva improvvisato uno scatto. Un flash ed era lì. A mummificarlo.
Con fare sadico prendeva e impastava la fragilità del buono col filo. Una corda dopo l'altra. E lo faceva girare. E il buono roteava. Si fondeva con la sua stessa tomba.
Un altro buono era morto e non l'aveva pianto nessuno.
Ho avuto solo un frammento di secondo per decidere da che parte stare: quello della domanda di troppo. Quello in cui mi sono chiesto se sarebbe servito a qualcosa.
Poi fu tardi. Non mi restava che guardare inerte il ragno, inghiottire in un sol boccone quel povero moscerino.
Avevo un'unica attenuante: magari liberarlo dalla tela non l'avrebbe tenuto in vita. Potevano spezzarglisi le ali mentre lo tiravo fuori e l'aracnide l'avrebbe preso ugualmente.
Ma non mi basta e questo non lo sapremo mai.
Dopotutto, il cattivo non era realmente cattivo e doveva solo mangiare.
E non era nemmeno quello il punto.




Voi tutti ora direte: questi problemi per un insetto?
No. O meglio, non del tutto.
Pensate per un istante: se quell'insetto fosse stato un bambino rapito? Una donna stuprata?
Sarebbe ugualmente così bonaria la vostra valutazione nei confronti di qualcuno che ha lasciato fare?


A volte, per essere cattivi, basta osservare i cattivi fare del male, senza avere il coraggio, o la voglia di agire.

lunedì 19 agosto 2013

Placebo Too Many Friends fan video. Passaparola!

Questo post avrei dovuto farlo da secoli, poi sono sopraggiunti impegni, la fine del mondo, disguidi vari tra cui il decesso del video (ebbene, si era suicidato), pertanto eccomi puntualissima come solo un orologio rotto saprebbe fare, a comunicarvi la novità.
Indi per cui, ricapitolando rapidamente, annuncio di cd a parte, sono usciti due nuovi singoli: Too Many Friends, dalle sfumature più malinconiche e Loud Like Love, dal sound che spacca per forza espansiva (è una canzone che si propaga come un virus ed occupa ogni singolo anfratto, ingombra gli ambienti e la testa).

Tuttavia, non è mia intenzione fare un confronto tra le due, sarebbe come paragonare due bimbi completamente diversi. Il mio intervento riguarda piuttosto un'iniziativa che un gruppo di pazzi fans si è messo in testa di realizzare. Sappiate che non è stata e non è tutt'ora un'impresa facile come sembra.
Beh, innanzitutto vi lascio anche il video di chi ci ha preceduto, che sono bellissimi, fantastici.


Nella pagina facebook "Placebo Italia Fan group", grazie alla fantastica idea di Luigina Di Giampietro, abbiamo realizzato anche noi il nostro collage (meno ufficiale, ma nato di nostro pugno; il fratellastro cattivo per intenderci), utilizzando stavolta Too Many Friends, per via del suo significato. E si, per inciso speriamo che i Placebo riescano a vederlo... prima o poi.
Per questo, cari lettori, un passaparola del video (che credetemi, ne ha viste davvero di tutti i colori, ma siamo ancora qua u.u) ci aiuterebbe nello scopo... spero che sia di vostro gradimento e buona visione, ragazzi!




Avrei voluto aggiungere tante cose, fare un intervento chilometrico prima sui due singoli, cercando di sviscerarli, di analizzare le differenze... ma forse prima o poi lo farò. Fatto sta che un lavoro di questo genere si commenta da solo: l'affetto di così tante persone per una band è un qualcosa di così grande, che a volte finisce  per creare una famiglia. Ci sono così tante teste, così tante anime che hanno giocato, collaborato tra loro per creare qualcosa di divertente, che non dimenticheranno tanto facilmente, da lasciare il segno.Ci sono in gioco così tanti affetti, così tante passioni, che non si possono semplicemente immaginare, e vivere questa situazione è stato qualcosa di magico, unico. E' strano pensare che alcune di quelle persone neanche le conosco per chat,  neanche so bene cosa fanno, chi sono, cosa sognano; eppure so che abbiamo in comune un pezzo d'esistenza perché, si sono messe in gioco come me, hanno creduto nell'unione che solo la musica e poche altre passioni possono generare.
Voglio solo ringraziarli tutti, perché ognuno ha avuto il coraggio di mostrare agli altri una scintilla di sé, che avrebbe potuto benissimo tenere nascosta, invece di esporsi. Invece senza mezzi termini abbiamo dato il meglio. 
Un grazie particolare anche a  tutti coloro che si sono adoperati per rimuovere gli ostacoli che il video ha incontrato sulla via.
Grazie, grazie e ancora grazie Soulmates.

giovedì 1 agosto 2013

Anima sfatta

Matita che scivola su un occhio irregolare, testa che batte della sera prima. 
Notte fatta di alcool che brucia i ricordi. 
Anima di squarci da dimenticare, anima sgretolata dalle insidie del tempo. 
Fragile, di giorni troppo lunghi da vivere. 
Maschere su maschere, bicchiere dopo bicchiere senza accorgersi d'appassire.
Rughe che minano rapporti e autostima.
Bomba indisinnescabile, fortezza indistruttibile, nave inaffondabile.
La piccola fessura dalla quale facevi entrare il mondo 
è già lacera ferita.

Vita, cane rabbioso, chi la prende a cuore aperto si fa quasi meno male 
di chi si affaccia un attimo e cade.

L'ennesima rosa rossa nel pantano, 
riemerge con solo le spine