Translate

venerdì 15 luglio 2016

Recensione: Guida astrologica per cuori infranti, Silvia Zucca

Voto: ****
Quanto vi piace l'astrologia? Se non siete tipi da segni zodiacali, mappe natali, ascendenti, trigoni e opposizioni... beh c'è una partita di football nell'altra stanza. Più di quello non ho avuto tempo di organizzare su due piedi.
Ciancio alle bande -dai che avete capito-, Silvia Zucca ci porta in un divertente mondo in cui la personalità di ciascuno viene analizzata secondo le proprie coordinate astrologiche. 
Non sarà un'impresa semplice come pensate...

Alice, la nostra simpatica protagonista della bilancia, lavora per una piccola tv, quando tra una delusione e l'altra incontra Tio -Tiziano-, un gemelli che diverrà subito il suo migliore amico, nonché la sua guida astrologica.
L'idea partirà per gioco, ma poi verrà utilizzata come paracadute per recuperare l'emittente che rischia di chiudere i battenti. Riusciranno i nostri eroi a salvare le sorti dell'umana stirpe?!
Quale sarà mai il segno giusto per la bella e confusa Alice, che dopo la disavventura con l'acquario non riesce più a riprendere quota?!
Riuscirà a non perdere il posto di lavoro e a fare una buona impressione su Davide Nardi, giunto appositamente per far rigare dritta la situazione?
ACQUARIO
Abituate ad anni di lotte con tutti gli altri segni dello zodiaco, l'Acquario vi stupirà... dandovi «ragione». Sempre. Per poi continuare la sua vita esattamente come prima. È uno stronzo?
«Ovviamente sì», ammetterà col sorriso. Ma è soprattutto un tipo che fa dell'originalità e della distinzione dalla massa il suo principale motto, adottando per principio l'idea opposta alla vostra. Poco importa se questo lo obbligherà a dire che la Terra è piatta o che su Saturno potrebbe, in fin dei conti, esserci vita, perché peggiore dell'errore per lui è l'omologazione.


Confesso che da brava gemelli salto un po' di palo in frasca; non vado mica dall'iperdrammatico all'iperleggero... ok mi fermo, sto inventando parole nuove e non ho la licenza. Di questo passo ho il petaloso facile.
Bene, se siete permalosi non leggetelo, che è pieno di frecciatine neanche fossero gli indiani. Realistico in maniera sfacciata dal punto di vista tecnico -gli appassionati di astrologia confermeranno sicuramente che le descrizioni caratteriali sono impeccabili-, è un libro gustoso da leggere. Una pagina tira l'altra.
La storia è frizzante e piena di colpi di scena, a focalizzazione interna e il narratore è proprio la protagonista. Il risultato è un mix letale tra il dramma leggero -prendete la cosa all'acqua di rose- e una massiccia dose di risate.
L'autrice ci pone davanti un'eroina moderna curiosa e alternativa nell'approccio con le persone.
Gli uomini con cui ha gli appuntamenti, vengono analizzati dall'infallibile amico astrologo, pronto a fornire i suoi preziosi consigli. Consigli che il più delle volte fanno più ridere delle vicessitudini imbarazzanti in cui la stessa si ritrova.
Speravo che ci fosse un approfondimento più preciso su certi segni che vengono toccati poco, ma sarebbe stato inverosimile che una ragazza uscisse con tutto lo zodiaco. Avrei voluto vedere come si sviluppava la trasmissione, però poi la vicenda prende più toni personali per stringere il cerchio. Il che non mi è dispiaciuto affatto.
I segni più divertenti per dinamiche, son stati senz'altro l'ariete in primis -ho riso così tanto da non respirare più-, seguito a ruota dall'imprevedibile sagittario. Anche il gemelli in certi punti non scherza affatto... dipende dal gemelli.
Silvia Zucca si rivela vincente nella poliedricità: non viene fornita una semplice storiella frivola per ridere e basta; all'occorrenza offre affondi e spunti di riflessione. Come se questa leggerezza sulla quale fluttuano le parole, tendesse di quando in quando a cadere un po'. Ci mette di fronte a un'anima che non si scopre per intero nella sua crudezza, ma talvolta s'incarta d'ironia per sfuggire all'amaro a cui la vita obbliga ciascuno.
Ci restituisce la figura di una persona di una certa profondità, ma questa profondità si scava poco la strada per venire alla luce. Come se preferisse restare nascosta per educazione, per non attanagliare il prossimo con qualcosa che potrebbe essere percepito come "pesantezza", ma ogni tanto facesse capolino per non essere dimenticata. E quando fa capolino dona scorci fantastici.

Parigi è come camminare a piedi nudi sui vetri. A ogni sguardo ti tagliuzzi spingendo un po' più a fondo le schegge nella carne. Coi suoi bistrot colorati, Coi suoi viali alberati. Coi suoi angoli da cartolina, c'è sempre una coppia che si bacia o ti chiede di scattarle una foto. Dovrebbero scriverlo sulle brochure, che se hai il cuore spezzato non ci devi venire, a Parigi.