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sabato 29 dicembre 2012

Nulla si distrugge, tutto si trasforma.


Nulla si distrugge, tutto si trasforma. La nostra società è il perfetto emblema di avanguardia e trasformazione (e già a dirla tutta non mi sembra un gran risultato). Il mondo chiede ai giovani di essere flessibili, di migrare come rondini senza nido, da lavoro a lavoro, da esperienza a esperienza. Un patetico porta a porta privo di riscontro pratico. Il porta a porta di chi finisce un lavoro e arranca per almeno tre mesi (se hai fortuna) in attesa del miracolo, della svolta. In attesa di chi? Protetti da cosa?! Chi dovrebbe garantire il nostro futuro?! Ma ovviamente noi. Secondo le generazioni andate, magari partendo da zero, senza soldi, impastando casette di fango e distribuendo noccioline per strada, così che, fra tipo sessant'anni, avremmo in mano un impero... Beh, lasciatevelo dire, ex generazione che voleva essere trasgressiva, fare occupazioni, cambiare il mondo intero con la sola forza del non so cosa. Se il mondo è così, è merito vostro. Mi auguro solo che sia quello che volevate, perché altrimenti, ci avete solo mangiato il futuro. Sapete, nel nostro, una casa, una famiglia propria, magari dei figli, sono solo un lontano miraggio. Niente di prossimamente contemplabile. Poi oltre il danno, anche la beffa di signore che si rivolgono a te, magari dicendo "Io all'età tua già avevo il secondo figlio". Eh, grazie, tu all'età mia non eri deriva su una zattera che non porta da nessuna parte. Ricostruire ogni volta per poi vedere tutto demolito, anni di sforzi andati in fumo. Il mio proposito per il 2013 è solo quello di riuscire ad essere migliori almeno per quelli che saranno dopo di noi, di lasciargli un po' di più che un mucchio di problemi da risolvere e un mucchio di fumo. Ma con questo non voglio incolpare nessuno, siamo solo noi giovani che per fare i bamboccioni non sappiamo con chi prendercela.

Buon anno nuovo a tutti quelli che si sono scoraggiati, e a quelli che stanno ancora cercando di essere felici, ad ogni modo non smettete lo stesso di sperare.