Translate

lunedì 15 giugno 2015

Anche il T-Rex avrebbe applaudito il finale di Jurassic World. Ok, non proprio.


Saluto tutti i dinosauri che in questo momento sono davanti al computer -anche quelli da tablet e smartphone, se no si offendono e mi mangiano- a leggere le mie parole: non ce l'ho con voi; non ce l'ho nemmeno con gli attori di Jurassic World. Quindi non mangiatemi: riponete forchetta e coltello, grazie.
Non è colpa vostra e neanche loro. 
Avviso i presenti -sia umani che dinosauri- che sto per sparare a zero sul finale e, se volete ancora vedere il film con un minimo di effetto sorpresa, lasciate stare questo post. Salvatevi.
Almeno voi.
Il problema non è tanto l'insieme, quanto ciò che accade proprio dulcis in fundo.
La trama si prospettava fantastica e devo dire che lo rivedrei volentieri; perché la storia è scorrevole, divertente, il cast sa benissimo il fatto suo e far divertire il pubblico.
Applauso per il bello e la bella di turno, che non sono stati da meno delle altre coppie da Jurassic Park. Lei con questa ossessione per il controllo che in un certo senso la rende interessante e lui che sa benissimo che non tutto può essere controllato... però nel frattempo addestra Velociraptor: direi che se la cava benone. I due insieme sono un bel mix spumeggiante di battutine e grinta da vendere.
Loro mi sono piaciuti tanto, come anche i due fratellini. Forse si poteva evitare che il maggiore fosse uno disposto a vendersi il minore e un rene per una ragazza, ma ci può anche stare. Rende la narrazione un po' meno melensa e divertente nelle battute iniziali.
Rassicuro gli amanti accaniti dello splatter: quello ce n'è, ma forse non è poi così cruento; tutto sommato di buon livello, ma non da voltastomaco.
La qualità del film è ottima.
Ma il finale.
Il finale?!
Ok, mi mancano le parole. Aiutatemi... faccio un respiro profondo e arrivo.
Bene: ci sono.
Eravamo partiti col piede giusto: io stessa mi sono esaltata come non mai nello scorgere un legame così bello. Un addestratore di Raptor è un espediente nuovo. Creare un filo rosso che lega l'essere umano con una natura così misteriosa, primordiale, selvaggia e feroce. Che i Velociraptor possiedano una grande intelligenza e la capacità di recepire al volo le situazioni ed essere complici della persona di cui si fidano, è ottimo.
La domanda che adesso affligge il mio povero cervello è: perché, se la strada dei Raptor era così bella e anche in un certo senso percorribile, lo spettatore è dovuto cadere nelle grinfie di una sottospecie di remake di "Godzilla" in diretta fusione con "Il Re Leone"? Era così necessario?
Che cosa vi abbiamo fatto, di così brutto e terribile per rifilarci questa chiusura?
La bestia da combattere questa volta, non è il classico dinosauro all'antica, ma un più moderno ibrido cattivissimo, con tutte le caratteristiche dei predatori più letali -ma che bravi questi scienziati; perché non sganciare direttamente un'atomica?-. Fatto sta che è capace di mimetizzarsi, parlare con i Raptor, terminare un sudoku in meno di cinque minuti, preparare un ottima pizza fatta in casa e scattarsi selfie con lo smartphone mentre si cimenta nelle precedenti attività.
È un essere imbattibile, indistruttibile che uccide per puro spasso ed ha un'intelligenza quasi umana.
Bene, con cosa lo abbatteremo?
Prima si sacrificano i soliti poveretti che da contratto devono essere mandati al macello verso metà film, con fucili giocattolo; poi si capisce che il dinosauro è veramente brutto e cattivo e scendono in campo gli eroi... con armi letali e seguito di Raptor addestrati -no, ragazzi...i Raptor non guidano le moto, anche se sarebbe figo: l'immagine è presa dalla parodia del trailer, che vi consiglio di cercare perché è stupenda-. E fin qui si può dire tutto bene.
Poi il coso cattivo si scopre che sa comunicare con i Raptor -come già anticipato-, perché in lui c'è anche il loro dna. Quindi gli alleati degli umani si ribellano, ma poi uno di loro non ha rimosso il legame con l'addestratore e convince gli amichetti a collaborare.
Però non basta: l'animale brutto e cattivo che fa i sudoku è troppo forte.
E quindi?
Quindi perché non aprire anche la gabbia del T-Rex?! Ma ovvio: ottima idea. Mi chiedo quasi come ho fatto a non pensarci io.
L'idea è talmente malsana che -guarda caso- funziona: i due si attaccano a vicenda, con tanto di aiuto di Velociraptor e uomini con fucili mai visti prima, ma non serve comunque a nulla.
Fortunatamente e dico fortunatamente perché non se ne veniva fuori -anzi il T-Rex stava facendo una pessima figura, non aveva praticato abbastanza esercizio fisico-, ci eravamo dimenticati che la lotta stava avvenendo proprio a due passi da un enorme acquario contenente un'altra bestia marina, stavolta di dimensioni veramente epiche. Deve essersi stranita anche quella -magari voleva dormire e facevano trambusto-, visto che a un certo punto ha spiccato un bel balzo e si è portata a fondo il dinosauro mega ultra iper intelligente imbattibile.
E dopo questa, i nostri eroi tirano un enorme sospiro di sollievo e corrono ad abbracciarsi l'un l'altro e contare le vittime.
Nessuno dimentica niente?
Ma sì, c'è solo un Tirannosaurus Rex a piede libero; che volete che sia. Io quasi quasi controllerei la medaglietta per vedere se ha il numero di telefono di chi se l'è perso.
Però non fatevi ingannare dalle apparenze: lui non è come gli altri dinosauri puzzolenti e malvagi che con le loro braccine hanno scannato malamente persone nei precedenti film. Lui no: è un po' emo. Lui ha un cuore e probabilmente si sente così incompreso da non aver voglia di litigare. Poi  si sa come vanno queste discussioni: gli sparano addosso e poi si cerca di chiarire e nessuno lo ascolta, tutti lo prendono in giro per le braccine eccetera. Povero bestione primordiale.
No: lui com'è arrivato, se ne va. Senza ammazzare nessuno, né creare un problema. forse sta anche attento a non calpestare i fiori mentre cammina -non mi stupirei-.
Lo si vede, in una delle scene finali, ringhiare teneramente come Mufasa alla Rupe dei Re; tuttavia confesso che non mi ha fatto proprio la stessa tenerezza.
Scusate se non ho cuore. Mi auguro fermamente che sia il pretesto per un prossimo film e che non si sentano davvero al sicuro con quella cosa a piede libero.
Infatti i protagonisti concordano di restare insieme per sopravvivere. Spero proprio che si riferiscano al povero Denver abbandonato e a come sistemarlo, altrimenti siamo in una botte di ferro.

Nessun commento:

Posta un commento