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martedì 17 marzo 2015

Braccialetti Rossi 2... e il volo di gabbiano

Si apre in un volo, la seconda stagione. Ogni puntata replica questo simbolo di libertà che, preso in un contesto qualunque può significare poco (mica tanto, ma ok), invece per dei ragazzi rinchiusi in ospedale vuol dire tutto.
Importanti sfide per il Leone (soprattutto) ed il suo gruppo di amici, che s'infoltisce.
Toccanti le ripercussioni psicologiche sulla coppia Cris/Leo, che sembrava nella prima stagione così in equilibrio precario, invece si rivela ben riuscita... perlomeno fino a che Leo non incontra di nuovo il suo peggior nemico e crea (grazie al suo nuovo colpo di testa) l'ennesimo muro, ammassando incomprensioni con la sua amata. Lei non si dimostra da meno: da guarita, pur di recuperare il suo principe azzurro, si fa ricoverare un'altra volta...ma non fila tutto così liscio.
Eppure i due sono bellissimi. Può cadere il mondo alle loro spalle, ma riescono a sembrare sempre e comunque indissolubili. Sono l'incarnazione della speranza. Dell'amore che non muore.
Determinante e determinato si rivela il piccolo Rocco, stavolta più sveglio e vispo che mai, che percorre la storia in altro versante: si dedica a salvare dal coma Bea, che ha avuto un incidente ed ora passeggia al suo posto su e giù per il perimetro della piscina.
Meno di aiuto è Valentino, deciso a dimenticare le brutte esperienze, l'ospedale e i Braccialetti. Infatti si dilegua, mentre il gruppo tenta di restare ben saldo e sopravvivere alle bufere. 
Tocca il cuore ritrovare Davide all'interno della storia. Intervenuto per vegliare sulla nascita della sua sorellina, che ha difficoltà, finisce per seguire contemporaneamente anche gli altri, vedendo con rammarico che si stanno perdendo per strada. Proprio perché il Leone rischia di smettere di ruggire, la schiettezza di Davide si rivela importante e salvifica. E chi mai farà da tramite tra Davide e compagnia?! Ma sempre e ovviamente, Tony il furbo, che colpisce ancora!
Tra le nuove reclute, personalità di spicco sono senz'altro Nina e Flam. Entrambe dal carattere forte, ma con modi molto diversi di dimostrarlo.
Con le sue maniere educatamente ostili alla "donna che non deve chiedere mai", Nina si presenta subito come una persona molto orgogliosa e pronta ad aggredire la vita. Colpita da un tumore al seno, tutta d'un pezzo come Leo, a forza di tener duro rischia di cadere in pezzi, se non accetta l'aiuto di nessuno. Dinamica e intelligente, dà una grande impronta alla storia e un po' come Davide diventa l'angelo custode, o meglio la coscienza, di situazioni che senza di lei sarebbero degenerate. La sua dote innata di capire gli altri e leggergli dentro, permette infatti di far sì che molti nodi vengano facilmente al pettine.
Flam invece è cieca e giunge in ospedale per un'operazione, guidata dalla speranza di cominciare finalmente a vedere. Ma realizza molto di più: è l'unica che, con il suo caratterino pepato e divertente, il suo andare oltre le apparenze, sa sbrogliare il groviglio di paure in cui Chicco (responsabile dell'incidente di Bea) è rimasto intrappolato e non riesce a uscire. Instaura con lui un legame vero, che dà forza ad entrambi.
Colpi di scena che non si fanno attendere, nuove vite e segreti da scoprire. Ecco cosa offre questa seconda stagione che, più che completamente risolutiva, pare proprio preparare il terreno a una terza: basata sulla battaglia che il Leone dovrà affrontare?! Credo proprio di sì, ma non sarà solo.
I Braccialetti Rossi non sono mai soli.
Non fate l'errore di credere che sia una narrazione sfuggente e passeggera, perché possiede una propria identità. E vi rifilerà delle sorprese che ci vorrà molto a metabolizzare.
Appena terminata l'ultima puntata, mi son lanciata a scrivere qui, per dirvi che non vi deluderà... e vi tirerà fuori l'anima a forza.

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