Diretta da Andrea De Sica e Anna Negri, la serie analizza le dinamiche delle famiglie della Roma bene, quella ricca che è il top della società. In particolare il focus è incentrato sul liceo privato Collodi, gli studenti che si muovono al suo interno e i genitori degli stessi, che in genere sono anche peggio.
Con un fitto intreccio di storie, l'intento sarebbe quello di riportare alla luce il famoso scandalo delle baby squillo al quartiere Parioli e di sensibilizzare lo spettatore: nel mondo della prostituzione vengono inserite spesso ragazzine più o meno inconsapevoli, ma comunque ragazzine. A cadere nell'inganno saranno nello specifico Ludovica (interpretata da Alice Pagani) e Chiara (Benedetta Porcaroli), due giovani dal carattere ed estrazione sociale completamente differenti, ma legate da un'amicizia forte e forse anche da un grande senso di smarrimento.
L'intento è certamente lodevole e nobile; il problema di "Baby" è il come.
Io credo che in Italia ci sia un grande problema che sorge ogni volta in cui si cerca di creare un prodotto televisivo con degli adolescenti come protagonisti, e non mi capacito del motivo, perché all'estero tutto questo non succede mai o perlomeno non in maniera sempre così catastrofica: i personaggi vengono inevitabilmente appiattiti o rappresentati in maniera poco consona. I ragazzi sono giovani. Giovani. Non hanno misteriose malattie per cui parlano uno strano linguaggio alieno o sono complessi quanto una scatoletta di tonno. Perché creare un mondo in cui le adolescenti sono occupate solo a fregarsi il ragazzo a vicenda e a comprarsi vestiti costosi e i maschietti nella migliore delle ipotesi si prendono a pugni per una moto oppure spacciano nel liceo?
Nessuno sembra mai chiedersi se in quell'universo c'è di più e si generano personaggi essenzialmente vuoti o comunque con lo spessore psicologico appena accennato. Le emozioni sono sempre al livello basico, quasi a soddisfare i bisogni essenziali. Come dire gli si regalano due neuroni tanto per fargli un favore, tanto i giovani sono tutti stupidi.
Questi ragazzi si fanno discorsi che hanno senso presi una parola sì e una no, le dinamiche comportamentali sono sperimentate sempre in un modo un po' maldestro. È sempre come se gli adulti non sapessero cosa farne di questa generazione buttata in un angolo.
Gli attori se la cavano, chi più di altri chi meno; il problema è perlopiù racchiuso in quello che devono dire e fare.
I grandi, interpretati anche da nomi famosi, sono personaggi assenti, approfonditi un minimo per renderli realistici, ma sempre a fare da tappezzeria. Sembrano correre dietro ai figli scuotendo la testa, senza sapere come comportarsi e quando danno un consiglio per una volta, è pure quello sbagliato.
Le stesse colonne sonore iniziali assecondano un senso di decadenza morale e vuoto, ma sempre con quella venatura nonsense. Viene trattato tutto in maniera troppo leggera... poi la serie a un certo punto fa uno switch improvviso e si tinge di toni dark. Anche la parte "cattiva" è tutto un programma, per via di avvenimenti totalmente inverosimili se non assolutamente diseducativi (e non parlo delle baby prostitute, perché sarebbe anche normale). Se non altro le colonne sonore dallo switch in poi fanno un buon salto di livello e traghettano il nuovo andamento.
In definitiva, tanti, tanti stereotipi sul mondo adolescenziale, ma il problema non è solo di "Baby" perché ci cadono un po' tutte le produzioni italiane. È come se in Italia nessuno avesse mai visto una persona di sedici anni o volesse vedere solo la parte più stupida.
Io non capisco come poi all'estero succede che i personaggi invece sono tosti, hanno una vita fitta, intrecci complessi, pensieri ben strutturati e non parlano e scrivono in maniera cretina. Anche le motivazioni che ci sono dietro gli intenti di un adolescente di un prodotto "americano" (per prendere un esempio) sembrano uscite dal risultato di un equazione algebrica, mentre i ragazzi italiani sembrano avere la complessità della scimmia che pigia il tasto per far cadere la banana.
Ci sono dei personaggi che saltano particolarmente all'occhio come le due ragazzine e Fabio (Brando Pacitto, lo abbiamo conosciuto in "Braccialetti Rossi"), che spicca perché ha un percorso difficile da intraprendere e sembra avere una motivazione dietro alle sue azioni.
Questa serie tuttavia non provoca grande empatia, ho trovato meglio "Elite", anche se mai dire mai, perché devo ancora terminarla, ma almeno ha un filo conduttore chiaro. Potrei arrabbiarmi anche per "Elite", non si sa mai.
Anche il tema della prostituzione minorile in certi punti sembra accantonato a favore di narrazioni secondarie meno rilevanti. Non sembra che la serie sia fatta per quello scopo, ma che ci sia tutta una storia e poi anche quel tema in un filone narrativo. È poco chiara la sua importanza.
"Baby" ad ogni modo non l'ho molto gradita, preferisco storie dove si scava di più.
Dopo l'immagine avrà inizio la parte spoiler!
PARTE SPOILER
Con un fitto intreccio di storie, l'intento sarebbe quello di riportare alla luce il famoso scandalo delle baby squillo al quartiere Parioli e di sensibilizzare lo spettatore: nel mondo della prostituzione vengono inserite spesso ragazzine più o meno inconsapevoli, ma comunque ragazzine. A cadere nell'inganno saranno nello specifico Ludovica (interpretata da Alice Pagani) e Chiara (Benedetta Porcaroli), due giovani dal carattere ed estrazione sociale completamente differenti, ma legate da un'amicizia forte e forse anche da un grande senso di smarrimento.
L'intento è certamente lodevole e nobile; il problema di "Baby" è il come.
Io credo che in Italia ci sia un grande problema che sorge ogni volta in cui si cerca di creare un prodotto televisivo con degli adolescenti come protagonisti, e non mi capacito del motivo, perché all'estero tutto questo non succede mai o perlomeno non in maniera sempre così catastrofica: i personaggi vengono inevitabilmente appiattiti o rappresentati in maniera poco consona. I ragazzi sono giovani. Giovani. Non hanno misteriose malattie per cui parlano uno strano linguaggio alieno o sono complessi quanto una scatoletta di tonno. Perché creare un mondo in cui le adolescenti sono occupate solo a fregarsi il ragazzo a vicenda e a comprarsi vestiti costosi e i maschietti nella migliore delle ipotesi si prendono a pugni per una moto oppure spacciano nel liceo?
Nessuno sembra mai chiedersi se in quell'universo c'è di più e si generano personaggi essenzialmente vuoti o comunque con lo spessore psicologico appena accennato. Le emozioni sono sempre al livello basico, quasi a soddisfare i bisogni essenziali. Come dire gli si regalano due neuroni tanto per fargli un favore, tanto i giovani sono tutti stupidi.
Questi ragazzi si fanno discorsi che hanno senso presi una parola sì e una no, le dinamiche comportamentali sono sperimentate sempre in un modo un po' maldestro. È sempre come se gli adulti non sapessero cosa farne di questa generazione buttata in un angolo.
Gli attori se la cavano, chi più di altri chi meno; il problema è perlopiù racchiuso in quello che devono dire e fare.
I grandi, interpretati anche da nomi famosi, sono personaggi assenti, approfonditi un minimo per renderli realistici, ma sempre a fare da tappezzeria. Sembrano correre dietro ai figli scuotendo la testa, senza sapere come comportarsi e quando danno un consiglio per una volta, è pure quello sbagliato.
Le stesse colonne sonore iniziali assecondano un senso di decadenza morale e vuoto, ma sempre con quella venatura nonsense. Viene trattato tutto in maniera troppo leggera... poi la serie a un certo punto fa uno switch improvviso e si tinge di toni dark. Anche la parte "cattiva" è tutto un programma, per via di avvenimenti totalmente inverosimili se non assolutamente diseducativi (e non parlo delle baby prostitute, perché sarebbe anche normale). Se non altro le colonne sonore dallo switch in poi fanno un buon salto di livello e traghettano il nuovo andamento.
In definitiva, tanti, tanti stereotipi sul mondo adolescenziale, ma il problema non è solo di "Baby" perché ci cadono un po' tutte le produzioni italiane. È come se in Italia nessuno avesse mai visto una persona di sedici anni o volesse vedere solo la parte più stupida.
Io non capisco come poi all'estero succede che i personaggi invece sono tosti, hanno una vita fitta, intrecci complessi, pensieri ben strutturati e non parlano e scrivono in maniera cretina. Anche le motivazioni che ci sono dietro gli intenti di un adolescente di un prodotto "americano" (per prendere un esempio) sembrano uscite dal risultato di un equazione algebrica, mentre i ragazzi italiani sembrano avere la complessità della scimmia che pigia il tasto per far cadere la banana.
Ci sono dei personaggi che saltano particolarmente all'occhio come le due ragazzine e Fabio (Brando Pacitto, lo abbiamo conosciuto in "Braccialetti Rossi"), che spicca perché ha un percorso difficile da intraprendere e sembra avere una motivazione dietro alle sue azioni.
Questa serie tuttavia non provoca grande empatia, ho trovato meglio "Elite", anche se mai dire mai, perché devo ancora terminarla, ma almeno ha un filo conduttore chiaro. Potrei arrabbiarmi anche per "Elite", non si sa mai.
Anche il tema della prostituzione minorile in certi punti sembra accantonato a favore di narrazioni secondarie meno rilevanti. Non sembra che la serie sia fatta per quello scopo, ma che ci sia tutta una storia e poi anche quel tema in un filone narrativo. È poco chiara la sua importanza.
"Baby" ad ogni modo non l'ho molto gradita, preferisco storie dove si scava di più.
Dopo l'immagine avrà inizio la parte spoiler!
PARTE SPOILER
Perché c'è sempre l'arabo che spaccia?
Non ho capito se è una nuova moda quella di avere lo spacciatore arabo, perché mi sembra assurdo che questo elemento compaia indifferentemente sia in "Elite" che in "Baby". Mi sembra strano che sia solamente una coincidenza, perché anche gli insulti che vengono lanciati a questo ragazzo, o meglio scritti, compaiono in entrambi i prodotti.
I personaggi hanno circa sedici anni... perché cavolo vanno in giro guidando l'auto?
Queste scene in cui Chiara specialmente guida e guida sembrano poste lì perlopiù per sottolineare il tenore di vita elevato della giovane, ma si capiva anche con molto meno.
Se avesse avuto diciotto anni probabilmente non si sarebbe parlato di "baby squillo" ma di "escort". Quindi la macchina?!
Ma non è poi così importante.
Queste scene in cui Chiara specialmente guida e guida sembrano poste lì perlopiù per sottolineare il tenore di vita elevato della giovane, ma si capiva anche con molto meno.
Se avesse avuto diciotto anni probabilmente non si sarebbe parlato di "baby squillo" ma di "escort". Quindi la macchina?!
Ma non è poi così importante.
Perché una donna adulta intraprende una specie di relazione con un adolescente?
C'è questo ragazzo che sembra essere molto "emozionato" quando ha a che fare con la sua insegnante di educazione fisica, interpretata da Claudia Pandolfi. Lei viene da una vita molto rigida, fatta di disciplina, in cui non si è mai lasciata andare ed ha un amore poco soddisfacente.
Lei viene rappresentata quasi come una donna bambina, molto ingenua, ma scusate: che differenza c'è tra il Saverio cattivo che attira le adolescenti a suon di festini e cocktail e lei che essendo una donna adulta approfitta di un ragazzino? Che messaggio manda questa storia, che la molestia su minore è solo quando la fa l'uomo a una ragazzina?
Non credo sia giusto il candore con cui viene trasmessa la storia tra una donna adulta e un minore, sballa completamente il senso della serie stessa.
Come fa una persona ad entrare nell'ala dell'ospedale dove c'è un uomo in coma, senza che la veda nessuno?
C'è una scena in cui Chiara ha già rubato il cellulare di Saverio, che è in ospedale a seguito del famoso incidente in cui era coinvolta anche Ludovica.
In quell'ospedale non la ferma nessuno: riesce ad arrivare fino al paziente in coma e gli prende anche la mano per passare l'impronta sullo schermo del telefono, così da sbloccarlo.
Lo stesso Fiore stacca tutti i cavi del macchinario e per il personale della struttura è come se niente fosse successo... delitto perfetto.
Cosa muove il personaggio di Chiara?
Ludovica suscita inevitabilmente più simpatia, perché lei non è parte di quel mondo sporco, ma ci si avvicina con ingenuità, come a ricercare un affetto da Saverio e soprattutto da Fiore, che lei ama. Fa una serie di scivoloni per colmare evidenti lacune affettive, perdendo di vista il limite.
C'è questo ragazzo che sembra essere molto "emozionato" quando ha a che fare con la sua insegnante di educazione fisica, interpretata da Claudia Pandolfi. Lei viene da una vita molto rigida, fatta di disciplina, in cui non si è mai lasciata andare ed ha un amore poco soddisfacente.
Lei viene rappresentata quasi come una donna bambina, molto ingenua, ma scusate: che differenza c'è tra il Saverio cattivo che attira le adolescenti a suon di festini e cocktail e lei che essendo una donna adulta approfitta di un ragazzino? Che messaggio manda questa storia, che la molestia su minore è solo quando la fa l'uomo a una ragazzina?
Non credo sia giusto il candore con cui viene trasmessa la storia tra una donna adulta e un minore, sballa completamente il senso della serie stessa.
Come fa una persona ad entrare nell'ala dell'ospedale dove c'è un uomo in coma, senza che la veda nessuno?
C'è una scena in cui Chiara ha già rubato il cellulare di Saverio, che è in ospedale a seguito del famoso incidente in cui era coinvolta anche Ludovica.
In quell'ospedale non la ferma nessuno: riesce ad arrivare fino al paziente in coma e gli prende anche la mano per passare l'impronta sullo schermo del telefono, così da sbloccarlo.
Lo stesso Fiore stacca tutti i cavi del macchinario e per il personale della struttura è come se niente fosse successo... delitto perfetto.
Cosa muove il personaggio di Chiara?
Ludovica suscita inevitabilmente più simpatia, perché lei non è parte di quel mondo sporco, ma ci si avvicina con ingenuità, come a ricercare un affetto da Saverio e soprattutto da Fiore, che lei ama. Fa una serie di scivoloni per colmare evidenti lacune affettive, perdendo di vista il limite.
Ma Chiara da cosa è mossa esattamente?
Vediamo fin da subito una ragazza molto ambigua, tanto che si presenta facendo l'amante del fratello della sua migliore amica, ad insaputa della stessa. Camilla è sì un personaggio rigido non così pieno di empatia, ma quando la accusa d'infilarsi nelle relazioni altrui, Chiara invece di riflettere reagisce quasi come se l'avesse provocata: si vuole prendere anche il suo ragazzo.
La giovane sembra volere esclusivamente ciò che non può avere e quando le condizioni non sono più fattibili. Cosa la spinge a deviare sempre in maniera estrema? Non si comprende, sembra crudele e basta, anche perché tutti gli altri anche hanno problemi in famiglia ma non si spingono mai a tanto.
Non finisce qui, presto analizzeremo molti altri aspetti. Continuate a seguire il canale Nerdflics e ne vedrete delle belle!
Vediamo fin da subito una ragazza molto ambigua, tanto che si presenta facendo l'amante del fratello della sua migliore amica, ad insaputa della stessa. Camilla è sì un personaggio rigido non così pieno di empatia, ma quando la accusa d'infilarsi nelle relazioni altrui, Chiara invece di riflettere reagisce quasi come se l'avesse provocata: si vuole prendere anche il suo ragazzo.
La giovane sembra volere esclusivamente ciò che non può avere e quando le condizioni non sono più fattibili. Cosa la spinge a deviare sempre in maniera estrema? Non si comprende, sembra crudele e basta, anche perché tutti gli altri anche hanno problemi in famiglia ma non si spingono mai a tanto.
Non finisce qui, presto analizzeremo molti altri aspetti. Continuate a seguire il canale Nerdflics e ne vedrete delle belle!
e le persone che veramente capiscono qualcosa guarderanno questi https://cineblog01.gdn film ...
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