Se prima avevo un'identità,
di fronte ai tuoi occhi son trasparente
anima di cristallo,
che trema al suono
della tua calda pelle.
Sussulta del sospiro
di parole inespresse
che la notte porta via in una lacrima.
Perché il troppo da dire
non si dice mai
e diventa acqua di luce.
L'acqua di luce
scivola in tremori
soffocati dalle braccia in cui affogo.
E siamo sempre due nulla
che sanno essere tutto
solo mescolando le anime
fino a perderne i contorni.
E siamo sempre opposti
identici
indissolubili.
Fragili
eppure mai così vivi
come quando ci accarezziamo il cuore,
con dita esitanti e spaventate,
per paura di ferirci.
L'amore chiuso in un cofanetto
terrorizzati dalla sua esplosione.
Distruggerà l'altro?
Eppure è l'unica cosa
che sana le ferite
profonde.
Quelle insanabili
che non bastano maschere e armatura
per tenerle lontane.
Quelle che fioriscono lo stesso sanguinando,
facendo urlare la pelle.
Un solo bacio
ci salva dalla disfatta completa.
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