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lunedì 24 giugno 2013

Ringraziamenti e brandelli d'esistenza.

Con questo intervento volevo ringraziarvi tutti, perché non è così scontato che quando una pirla qualunque si piazza sul web con un blog, la gente perda tempo (che di questi tempi non esiste e ci viene rubato da qualsiasi cosa) a leggerla. Un grazie ci sta tutto, perché non mi sarei mai aspettata che qualcuno avrebbe ascoltato, commentato, capito. Non avrei potuto neanche lontanamente immaginare che avrei avuto qualcuno  a seguire i miei post dagli Stati Uniti, dal Giappone tramite il traduttore sgangherato del blog, che ho piazzato sperando avesse una minima utilità, ma non oso nemmeno immaginare come possa rendere incomprensibili i miei interventi nelle altre lingue. Poi c'è qualcuno che addirittura su google mi cerca digitando preciso il link del blog, quindi posso perlomeno credere che qualcuno abbia aperto il blog perché voleva e non per svista. Sembro distratta ragazzi, ma seguo tutto, mi piace controllare le statistiche e sono contenta di ogni singola visualizzazione. Grazie grazie e grazie a tutti, perché non so quanto avrei scommesso io stessa su di me. 

Visto che uno dei post che continua ad essere cliccato è "Chi sono?", vi aggiorno un altro po' su di me. Ci sono persone che non fanno altro che inserire interventi sulle loro formidabili gesta eroiche e io non essendo propriamente del genere, definendomi più che immortale, semplicemente umana, tendo a lasciare le informazioni sul mio conto nascoste sotto il tappeto. Il più delle volte spero che le mie storie bastino ad eclissare il vuoto, ma logico è, che se a qualcuno è piaciuto un intervento, vorrebbe anche capire da dove diamine è uscita la persona che l'ha generato.
Diciamo che non posso vantarmi di fare un'università, nemmeno di avere un lavoro; o meglio, lo avevo trovato dopo una serie di rocambolesche avventure e proprio quando cominciavo a prenderci gusto, la crisi è arrivata anche lì e ha fatto chiudere la pizzeria. Così, come tanti altri, mi ritrovo a dover ricostruire tutto, con l'unico vantaggio che forse a vent'anni è più facile che a quaranta e cinquanta. Qui di fatto le fabbriche continuano a chiudere e i locali di qualsiasi tipo le seguono a ruota. Pertanto devo già ringraziare Dio di avere la salute, una famiglia e una vita davanti per capire cosa devo diventare, anche se teoricamente il mio cuoricino cosa vuole lo sa già!
Nel frattempo continuo a collaborare con Scrittevolmente, che prima o poi (ho appena notato che siamo agli sgoccioli) chiuderà la raccolta di racconti horror e weird "Asylum 100". L'incipit del mio, se volete leggerlo nel forum del sito,  lo trovate QUI.
Intanto sto cercando di far vedere la luce ad Angolo Buio (prima o poi ti troverò editore, dove scappi!) e correggo il secondo nato, Rosso Placebo, produzione più sul fantasy (vi giuro che è accaduto per caso) che necessita ancora di ritocchi.
Se dovessi fare un bilancio complessivo dal punto di vista creativo/letterario, posso quasi affermare che stia andando bene. Mi perdo solo laddove inizia la pratica, ma ci sto lavorando su! Dopotutto, come non si può passare la vita ad aspettare, non si può nemmeno pretendere che accada tutto e subito. Magari quello che non giunge in anni, arriva in un secondo, basta solo saperlo cercare.

PS: Mi ero dimenticata! Per chi volesse seguire il mio antalenante percorso dal blog personale a Scrittevolmente, di solito gli aggiornamenti li pubblico QUI.

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