Bisogna vivere un po', nemmeno così tanto, per giungere a una conclusione.
Si avvicina il Natale. No dai, non sto facendo Capitan Ovvio, lungi da me; non era questa la conclusione.
A parte il fatto che ogni volta che giunge il Natale, scorgo in me una gioia maniacale nel rivedere sempre lo stesso film -e già questo la dice lunga sul mio essere normale- e un'apatia diffusa -colpa della seduta estenuante incarta regali-, scatta nella mia testa l'orribile bilancio annuale.
Ho fatto la brava? Ho raggiunto i miei risultati? Sono felice? Appagata? Delusa?
Quindi il Natale e, di conseguenza il Capodanno soprattutto, diventano, invece di momenti per ricevere ed offrire quel minimo di calore umano, giorni di terribile angoscia.
Ma così lo vivevamo da bambini?
Mi ricordo, che un anno Babbo Natale mi portò un bambolotto che nella pubblicità era a dir poco angelico, ma nella realtà piangeva come un asino... mentre lo stavano squartando... tagliando a zig zag... beh insomma ho reso l'idea. Eppure vi assicuro, ero felice come una Pasqua -tanto per essere così spiritosa da non far ridere affatto-.
Cosa c'è, quindi, di così sbagliato negli adulti, per indurli proprio in questo periodo a una spietata auto-vivisezione?
Un altro anno è passato. Ok, fin qui ci siamo...
E non c'è una svolta.
Ma se la nostra vita, dal Capodanno scorso, fosse destinata a cambiare radicalmente dopo un anno e tre mesi, o cinque mesi, o sette mesi? Perché proprio entro questo fantomatico primo gennaio dobbiamo esaurirci per diventare esseri pienamente risolti, consapevoli e realizzati in ogni ambito?
Cos'accade: si muore il due?
Cos'accade: si muore il due?
Cosa siamo, yogurt con la data di scadenza?
La mia conclusione ed il mio caloroso augurio per tutti, è che possiate rendervi conto che la vostra vita è bella anche se mancate un traguardo. Che riusciate a godervi le persone che vi circondano, a non perderle, a creare ricordi da conservare sempre con voi.
E tenete a mente, sempre, che il Capodanno è un concetto così relativo, che ogni cultura possiede un giorno diverso... persino i Maya! Ok quelli li lasciamo perdere...
Cosa vi dice che il vostro Capodanno, il giorno in cui sarete pienamente appagati, non sia in realtà a metà anno?!
Se così fosse, sareste così fortunati da festeggiare due volte!
Scusate se non sembro me stessa, ma almeno una volta un po' di speranza voglio portarla anch'io.
Auguri di cuore, sentite la luce dentro di voi. Lasciatevi scaldare da essa e donatela a chi ha freddo... ma non solo durante le feste; quello fatelo sempre.
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