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venerdì 26 dicembre 2014

Senza A Christmas Carol non è Natale.


C'era una volta una bambina sola, che viveva di film. Una bambina che prendeva il Natale così seriamente, che per lei contava davvero essere più buoni. Che pensava davvero che valesse avere buone intenzioni verso il prossimo.
Purtroppo quella bimba, come tutte, crescendo perse la sua magia.
Le bambine sono tutte come le fatine, ma poi cadono loro le ali; i bambini sono tutti come Peter Pan, ma poi si scordano come si vola.
Eppure quella magia scorre in ognuno di noi, altrimenti saremmo già morti. Gli uomini credono di dimenticare, di essersi ingrigiti, sporcati, perduti. Eppure conservano la scintilla. Dentro di sé hanno quel piccolo soffio che continua a bruciare, perché non può spegnersi nemmeno se ci prova.
Gli uomini si ricordano perfettamente come si vola. Tutti volerebbero, se solo volessero. Però subentra la paura, l'ansia di non farcela, un percorso troppo lungo da percorrere.
Trascinarsi costa sempre meno sforzo.
E il Natale ci ricorda proprio questo: che ognuno lo deve volere e deve trovare la sua ancora, che gli ricordi sempre come aprire le ali.
Il Natale urla alle nostre anime che non viviamo per lasciarci scorrere. Per scivolare via tristemente.
Potrà sembrarvi stupido, ma la mia ancora son sempre stati i film che mi facevano compagnia quando non c'era nessuno. Quando ero troppo piccola per uscire e non c'erano amiche vicino con cui giocare.
La mia scintilla è quel film che attendo tutto l'anno, che mi ricorda che non si esiste per accumulare soldi, che la vita non si calcola interamente in base ai risultati.
Ogni anno, grazie a quel film, ricordo che i regali più belli non costano niente e sono sorrisi, abbracci.
Ogni anno capisco grazie a quel film, che devo essere felice per le persone che mi sono intorno e si ricordano di me, non per quello che ho guadagnato. Perché probabilmente un giorno, sarà quella foto in meno, sarà quando non ci sono stata perché avevo troppo da fare, sarà quando mi sono scordata quell'occasione speciale, sarà quando c'erano tutti ed io ero a occuparmi dei cavoli miei, che avrò rimpianti.
Non di certo per quella macchina che non sono riuscita a comprare.

È come se lo aspettassi ogni anno. È come se, senza "A Christmas Carol", faticassi a sentire la vera essenza del Natale.
Perdonate questo giro di parole solo per condividere qualcosa di me.
Buon Natale a tutti. Auguro a ognuno di voi di trovare la scintilla e ricordarsi di saper volare.

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